Quanto tempo ci vuole per ricaricare una macchina elettrica?

Il tempo di ricarica di un'auto elettrica dipende dalla potenza in kW della presa della stazione di ricarica, dalla potenza massima accettata dal caricabatterie di bordo del veicolo, dal tipo di cavo utilizzato e, ovviamente, dalla capacità dell’impianto di accumulo di bordo e dal livello di carica. Dunque, diversi sono i parametri che influiscono su quanto tempo ci vuole per ricaricare un’auto elettrica. 

 

 

In genere, un'auto media con una batteria da 25 kWh richiede:

  • 8 ore per ricaricare completamente a casa (con una potenza media di 3 kW);
  • 2 ore per ricaricare completamente in stazioni di ricarica più veloci (con potenza compresa tra 7,4 e 22 kW);
  • 30 minuti per ricaricare completamente presso le stazioni di ricarica con potenza compresa tra 43 kW e 50 kW.

 

Di norma, le batterie delle auto elettriche operano con tensione nominale di 400 Volt. Negli ultimi anni, tuttavia, sono stati lanciati modelli con tensione di 800 Volt, il che rappresenta un vantaggio per ottenere potenze di carica più elevate, e quindi tempi di rifornimento ridotti, essendo la potenza data dal prodotto tra la tensione, espressa in Volt, per l’intensità di corrente, espressa in Ampere.  

 

Come vedremo, le più sofisticate auto elettriche sono in grado di accettare cariche a corrente continua da stazioni ultrafast, dunque con potenze anche ben superiori a 100 kW, il che permette di effettuare una carica completa (o meglio, fino all’80%) in pochi minuti. 

Qualunque auto può essere caricata a casa sfruttando una normale presa Schuko, la stessa di molti elettrodomestici, grazie a un cavo collocato a una Control Box che garantisce la sicurezza dell’operazione. In tal caso, la carica è di norma limitata a 10 A e 2,3 kW di potenza, il che si traduce in tempi piuttosto lunghi, ma comunque accettabili, se la ricarica avviene di notte. 

 

Chi vuole, tuttavia, può richiedere l’installazione di una stazione di ricarica domestica, definita Wall Box perché in genere fissata a una parete. Poiché l’impianto domestico monofase opera a una tensione di 230 Volt, la scelta per le Wall Box da 3,7 kW e 7,4 kW è quasi naturale, soprattutto sulla prima, essendo molti contratti domestici limitati a 3 kW: in tal caso, si può approfittare dell’aumento gratuito a 6 kW nelle ore notturne e nei festivi, previsto in via sperimentale dall’Arera. 

 

la Dacia Spring con batteria da 27,4 kWh recupera dal 15 all’80% della sua carica in 5 ore e 25 minuti con una Wall Box dalla potenza di 3,7 kW,

 

In alternativa, si può passare a un impianto trifase con tensione a 400 Volt per avere potenze fino a 22 kW: in tale ipotesi, il tempo di ricarica dell’auto elettrica a casa è analogo a quello che si otterrebbe con la ricarica a corrente alternata su suolo pubblico, di cui troverete maggiori dettagli nel prossimo paragrafo.

Le colonnine su suolo pubblico operano in genere con tensione a 400 Volt (quelle più veloci anche a 800 Volt) e con potenze massime da 22 kW a salire. In questo caso, chiedersi quanto tempo ci vuole per ricaricare una macchina elettrica non porta a una risposta univoca.

 

Le colonnine a corrente alternata con presa Tipo 2 operano in genere a fino 22 kW, ma si possono raggiungere anche potenze di 43 kW quando il cavo è collegato all’infrastruttura di ricarica.  

 

Con una stazione di ricarica a corrente alternata, l’autonomia residua della Fiat 500 elettrica, in grado di accettare fino a 11 kW, passa dal 15 al 80% in meno di tre ore.    

 

Potenze superiori, invece, sono quelle erogate da stazioni a corrente continua. In questo caso, chiedersi quanto tempo serve per ricaricare l’auto elettrica può portare a risposte sorprendenti: le vetture in grado di accettare potenze molto elevate richiedono anche solo 20 o 30 minuti per portare all’80% la carica del veicolo, cioè il tempo di una breve sosta in Autogrill. Del resto, le colonnine ultrafast o HPC (High Power Chargin), oggi non più un miraggio sulla rete autostradale, sono in grado di erogare cariche con potenze fino a 350 kW.  

 

Se vi state chiedendo in quanto tempo si ricarica un’auto elettrica alle stazioni ultrafast, ecco qualche esempio:

 

  • 18 minuti per ricaricare dal 10 all’80% le batterie di Hyundai Ioniq 5 e Kia EV6

  • 22 minuti e 30 secondi per ricaricare dal 5 all’80% le batterie di Porsche Taycan e Audi e-tron GT

Dopo esserci chiesti quanto dura la ricarica di una macchina elettrica, è tempo di elencare i fattori che influiscono sul tempo di ricarica:

  • Innanzitutto, la potenza massima di carica della colonnina: più è elevata, più la vettura potrà caricare velocemente tutta o parte della batteria, ma non sempre l’auto è in grado di accettare cariche a potenza elevata.

  • La potenza di rete disponibile sul momento: se la rete è sotto stress, la carica potrebbe essere erogata a una potenza inferiore a quella erogabile dalla colonnina. 

  • La presenza o meno di più veicoli collegati alla colonnina: se più di una vettura è collegata alla stessa stazione di ricarica, la potenza disponibile per ciascuna di essa si riduce, aumentando i tempi di rifornimento. 

  • La potenza massima di carica a corrente alternata accettabile dal caricatore interno, che in molti casi non è in grado di ricevere più di 11 kW.

  • Il cavo: si tratta di un aspetto che riguarda la ricarica Modo 3, che nella maggior parte dei casi avviene mediante un cavo non integrato nell’infrastruttura di ricarica.  

  • La potenza massima di carica a corrente continua accettabile dal veicolo: come già detto, le moderne stazioni ultrafast a corrente continua oggi presenti sul territorio italiano sono in grado di caricare anche a potenze da 300/350 kWh, ma solo alcune vetture di prestigio con batteria a 800 Volt sono in grado di sfruttarle appieno.

  • La dispersione energetica. Seppur in misura quasi irrilevante, influisce anch’essa sul tempo ricarica.  

 

Va detto che la carica accettabile dal veicolo a corrente alternata e, soprattutto, a corrente continua, è in genere adeguata alle caratteristiche della vettura. Auto con batterie molto grandi e, quindi, autonomie da lunghi viaggi, sono oggi in grado di accettare le potenze delle stazioni ultrafast, Se l’auto ha invece una vocazione più cittadina, con una batteria dalla capacità ridotta, basterà anche una potenza di carica da 50 kW, comunque notevole, per avere un “pieno” di energia in tempi rapidi.

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