Non passa molto tempo che già ci imbattiamo in una possibile deviazione, “stimolata” dall’uscita di Caianello, in provincia di Caserta. Qui potremmo imboccare la celebre Telesina, la strada statale che molti pendolari scelgono come alternativa ai percorsi in autostrada, magari risparmiando qualche euro sui pedaggi a fronte di tempi di percorrenza di poco più lunghi: nel nostro caso, abbiamo calcolato solo 15 minuti, sempre se nel Sannio, attraversato dalla SS372, non cedessimo alla tentazione di visitare le celebri cantine locali.
Il percorso più rapido, però, prevede la prosecuzione del viaggio lungo l’Autosole fino all’ingresso dell’autostrada A30, cioè il raccordo Caserta-Salerno. L’uscita di Nola ci consente di entrare nell’A16 Napoli-Canosa in direzione Puglia.
Entriamo quindi nella verde Irpinia, dove è impossibile non notare i numerosi impianti eolici nei pressi dell’autostrada, che contribuiscono a fare della Campania la seconda regione italiana per energia prodotta dal vento nel 2020: ben 3.209,2 GWh. La prima Regione in termini di produzione di energia eolica è la Puglia, con 4.801,9 GWh, che non a caso ha anche il primato al Sud di elettricità proveniente da fonti rinnovabili (ben 10.095 GWh)1, le stesse da cui arriva l’energia al 100% green delle colonnine di Enel X Way.
E a proposito di ricarica, è arrivato il momento di un secondo e ultimo rifornimento a Candela, nel foggiano, a breve distanza dall’uscita autostradale presso il Ristorante Hotel L’Orecchietta. Qui, dove sono presenti dei nostri punti di ricarica fino a 300 kW, arriviamo con un 10% di autonomia residua, che portiamo al 54% in soli 16 minuti. Rientrati in autostrada, concludiamo il nostro viaggio a Bari arrivando con un 10% di carica residua dopo aver percorso complessivamente 462 km in 5 ore e 18 minuti, compresi i 39 totali delle due soste: in media, meno di 20 minuti a stop, in linea con i consueti break di viaggio per il rifornimento ed il tempo di uno snack.